Mondi Lontanissimi
Mi piacciono quegli esperimenti che facilitano l'incontro di più culture. La bossanova ne è piena e basterebbe ricordare il fortunato duo di Frank SInatra e Tom Jobim; oppure le gite italiane dei vari poeti e violao brasileri, se non i voli oltre il pacifico con Sakamoto e i Morelembaum.
Qualche giorno fa ho assistito ad un felice connubio fra jazz e bossanova, messo in scena, al teatro di Pergola, dalla chitarra di Irio de Paula e la tromba di Fabrizio Bosso. Il teatro sembrava una bomboniera e i due la riempivano di confetti, ora ripieni di cioccolatosi arpeggi di corda, ora di mandorlate melodie di tromba.Eseguivano i brani presentati nel disco "Once I Loved". Dalla title track alla Summer Samba, e poi da Wave a Night and Day, dalla Samba em preludio alla Samba in uma nota so...
Inizialmente un po' emozionati, i due si sono riscattati con un concerto che ha preso il volo nel finale in un bell'alternarsi di jazz spaghetti-newyorkese e il suono pulito del violao mischiato ai versi di approvazione (o di sofferenza), che dicono più di mille parole.
2 Comments:
ciao Michele,
bel post complimenti. Che ne pensi della scena della bossa nova moderna in Brasile, c'é qualcuno che ti ispira come i superclassici ?
By Gianni, at 2/02/2006
Ciao Gianni.
ho visto il tuo blog e devo dire che è molto bello.
Mi hai letto nel pensiero: è da un po' che pensavo ad un post sui "nuovi volti" della MPB moderna...[vedi il mio post + su]
sarà preveggente che dà la capoeira?
;-)
Un saluto alla Svezia!
By Tepepa, at 2/02/2006
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