[ mpb ]

Friday, October 07, 2005

God bless America


Sono appena tornato da Detroit, Michigan (USA). Non ero mai stato lì!
Dopo tante ore di aereo, permettetemi un volo pindarico…questa volta la MPB non c’entra ma per riprendermi dal jet-lag provo a raccontarvi che cosa mi ha lasciato questo viaggio:

Gli States sono un paese sterminato, e gli spazi che lo formano sono infiniti, fatti di verde e coppi neri. Il concetto di vicinato non esiste ma soprattutto, fuori città, è impensabile muoversi con un mezzo diverso dall'automobile. Non c'è modo di attaraversare la strada e a passeggiare ci si sente a disagio. Le case sono bellissime come quella della Barbie, e le macchine talmente grandi che potrebbero essere paragonate ai nostri tir...nessuna traccia di utilitarie, e una densità di fuori-strada e pick-up da far pensare ad una battuta perenne di caccia al bufalo!
Attenzione, parlo del Michigan, non di New York: nella grande mela o in altre mega-metropoli magari si avverte di più l’influenza dell’oriente…ma qui non ci sono “stranieri”, se non quelli che si sono insediati in quelle zone per tutta la vita!

Dell’America, non scorderò i mille volti che ho visto: quella della donna nera, manco a dirlo, obesa, in divisa, proprio all'arrivo, all'aeroporto di Detroit. Una persona pacioccona, rigida nell'approccio, poi innaturalmente tenera nel chiederci di posare il “ditino” per prenderci le impronte digitali (…) e di nuovo severa per approfondire che cosa intendessimo per "viaggio d'affari"...
La faccia dell'immigrato, siciliano di origine, trasferitosi lì nel 1958 e dove ha costruito una fortuna: il suo volto è scavato dalle rughe che non hanno nazionalità, ma che, insieme alle grosse mani, montate su un corpo minuto, rivelano un passato di duro lavoro! Quella dei messicani, i nuovi "immigrati", che con le mani grosse ci nascono direttamente, tanto non c'è tempo per farsele crescere. Quello che mi guardava, a me, con la macchina fotografica in mano, con lo sguardo di chi vuole essere immortalato, per avere, anche lui, un posto nella vita di qualcuno. Il volto del taxinaro, fumatore e di poche parole; coperto in buona parte da occhiali spessi e grossi e che non ha gradito la "misera" mancia che gli abbiamo lasciato; quella della cameriera alta due metri che ci prende per matti perchè riscaldiamo il latte prima di berlo!…Italians

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